Stretta la foglia larga la via

Tutte le fiabe di Luigi Capuana

Recensione

Da qualche settimana sugli scaffali delle librerie possiamo trovare "Stretta la foglia, larga la via", opera omnia di Luigi Capuana.

Grazie a quest’opera completa, dopo decenni di immortalità, il teorico verista rivive nelle 572 pagine fantasiose e ancora oggi godibili. Un’avventura letteraria rivitalizzata dall'elegante iniziativa edita da Donzelli Editore, come sempre attenta a forma e fruibilità dei propri prodotti.

Le fiabe di Capuana, senza troppe perplessità definibili come le opere più felici della sua arte, si ritrovano nuovamente al servizio di tutti i fanciullini, mediante un linguaggio che, pur mostrando l'avvenuta e ragionata semplificazione, potranno apparire ai bimbi di oggi come inusuali e disorientative. Un sentiero nuovo, che ritrova nella tradizione un'arte visionaria, onirica e talvolta posta sopra le righe della banalità e dell'atteso.

Un insieme di racconti originali e al limiti del surrealismo, interposto tra striature classiche e quotidianità.

La singolare raccolta è curata da Rosaria Sardo, abile nel suo incipit a condurci tra le pieghe del mondo fragile e cripto-verista dell'autore, cadenzato dalle strutture grafiche ben delineate da Lucia Scudieri, matita descrittiva di stampo vintage, abile nel trasferire le proprie illustrazioni verso metodologie artistiche che sarebbero state apprezzate da Emanuele Luzzati.

Insomma un libro essenziale, che mostra il miglior modo per ricordare i 100 anni dalla scomparsa dell’ Andersen italiano.