Tenerè

Un'avventura, in cui il rincorrersi degli eventi riesce a definire una dinamica fiaba moderna

Recensione

Sapete cos'è un Fennec!? È una sorta di minuta e agile volpe dalle grandi orecchie. Vive nei deserti del Nord Africa, esattamente dov'è ambientata questa piccola grande storia.

Il libro, pubblicato originariamente per la prima volta nel 1994, viene ritrovato oggi con una nuova edizione illustrata da Asia Carbone, che, con la sua arte delicata, guida i suoi colori attraverso una fiabesca narrazione. Proposta in font Leggimi, allineato bandiera e con interlinea abbondante, la storia, scritta Della Passarelli, invita i piccoli lettori tra le pieghe di una narrazione straordinaria, in cui la tenerezza, l'audacia e la voglia di libertà si mescolano per dare addito ad una novella che a tratti appare come un vero e proprio urlo liberatorio.

Inizialmente strutturato attraverso un montaggio narrativo alternato, la storia di Tenerè racconta di come una piccola volpe, spinta dal desiderio di assaporare la vera realtà, fugge da uno zoo in cui è nata in cattività.

Scappare non sarà facile, per farlo dovrà affidarsi ad un piccolo umano di nome Matteo che, appena aggiunto in Tunisia con i genitori, incontrerà per caso. Inizia qui una straordinaria avventura, in cui il fil-rouge dell'amicizia funge da motore narrativo ad una corsa contro il tempo, in cui antagonisti e aiutanti si ritrovano all'interno di un classico schema “proppiano”, che vedrà maturare anche il più inatteso degli eventi magici.

Insomma, una storia, o meglio un'avventura, in cui il rincorrersi degli eventi riesce a definire una fiaba moderna nella quale ritroviamo le tradizioni del passato.

Loris Gualdi