Pirati a zonzo

Un piccolo gioiello che ci racconta, con sarcasmo e surrealismo, la quotidianità di una strampalata marmaglia piratesca.

Recensione

La nera bandiera piratesca, quella con il teschio e le tibie incrociate ha nei secoli rappresentato simbolicamente la paura e il terrore nei mari. Simbolo dell’arrendersi o morire, fece la sua prima comparsa nel mare dei Caraibi, proprio dove l’ormai celebre Jack Sparrow ha scorazzato per ben cinque lungometraggi. Da oggi però qualcosa è cambiato tra le onde dei mari, perché a zonzo tra le acque caraibiche i piccoli lettori, i young adults e gli storici amanti dei baloon potranno incontrare una bislacca ciurma di sgangherati pirati.

Creati dalla straordinaria arte grafica di Moreno Chiacchiera, la storia di “Pirati …a zonzo”, si affianca a “Il mio caro vecchio west” e “ Medioevo…e dintorni”, sviluppando la nobile arte delle stripes. Infatti, ogni tavola di questo piccolo gioiello ci racconta, con sarcasmo, surrealismo e rironia, la quotidianità della marmaglia piratesca, mediante giochi linguistici, non sense e rimandi jacovittiani.

Un divertente sguardo sul fumetto, qui applicato in maniera impeccabile attraverso rimandi letterari che da Conrad e Stevenson, giungono a noi allietando il lettore grazie anche all’impeccabile opera di coloritura, ideale crocevia tra linee classiche e vettorialità.