Oscar e io

12 capitoli delicati e sorridenti, in grado di raccontare le dinamiche tra fratelli.

Recensione

Ida vive con la mamma, il papà e il fratellino Oscar. Abitano in Norvegia, proprio ai limiti del bosco, dove la loro casa rossa si appoggia sulla collina in maniera "sghemba e antiquata", e spesso appare teatro di incredibili avventure che, di certo, allontanano la noia.

Difatti, con Oscar sembra davvero impossibile annoiarsi; con lui nelle vicinanze basta davvero poco per divertirsi, tanto che lo scorrere del tempo sembra spinto dall'argento vivissimo che alimenta i cinque anni del piccolo di casa.

Ida, che di anni ne ha otto, è consapevole delle difficoltà (ma anche del divertimento) che si può dover affrontare condividendo la vita con il fratellino. Così, tra il suono delle acque del fiume e le cime innevate, il tempo scivola via osservando la primavera, Halloween, l'inizio della scuola e il Natale, Il tutto attraverso 12 capitoli delicati e sorridenti, in grado di raccontare le dinamiche tra fratelli, arrivando a tangere il tema della perdita, della condivisione e della genitorialità.

Il romanzo, consigliatissimo, offre uno sguardo attento alle dinamiche familiari, qui illustrate in scala di grigio da Ashlid Irgens, abile nel suo stile classico a definire divertenti istantanee fatte di abbracci, sorrisi e sguardi comunicativi.

Insomma, Beisler Editore riesce ancora una volta a portare in Italia un'opera da leggere piano piano, in cui entrare senza titubanze.

Loris Gualdi