Metro 2035

Terzo capitolo della straordinaria saga distopica

Recensione

La guerra nucleare ha dilaniato il nostro mondo. Tutto ciò che conosciamo è stato fagocitato dalle radiazioni della follia umana che ha reso invivibile la superficie terrestre. Per sconfiggere la morte certa i moscoviti hanno iniziato a popolare la metropolitana della capitale russa, creando una vera e propria società sotterranea dove si sopravvive a fatica e dove la reale moneta di scambio sono le pallottole.

Organizzata in tante piccole città stato, la vita prosegue dettata dalle incertezze del buio, in cui si celano pericoli, degrado e ideali. Il Reich è rinato sotto un nuovo Fuhrer e si affianca agli idealisti della linea rossa, mentre l’Hansa, crocevia esistenziale del mondo sotterraneo, condivide i confini con la Confederazione 1905, le stazioni indipendenti e la Confederazione Arbat.

Questa è la scenografia che funge da sfondo alla trilogia di Dmitry Glukhovsky, giovane autore della saga pubblicata in Italia da Multiplayer Edizioni, editore specializzato nella diffusione di opere ispirate e ispiratrici di videogame, dando luce ad un nuovo filone editoriale in cui il mondo ludico diventa romanzo. Infatti, oltre a libri legati all'universo di Star Wars, al mondo fantasy, alle guide strategiche e ai saggi legati alla cultura video ludica, l'editore ternano ha mostrato il proprio apice con la collana “Apocalittici”, oggi arricchita da una nuova e attesissima uscita: “Metro 2035”, terzo capitolo della saga distopica per eccellenza.

Il libro, tradotto da Francesca Legittimo, ci invita a tornare nel mondo sotterraneo, dove ritroviamo Artyom, magnifico eroe post-omerico, e i luoghi esplorati nei due precedenti capitoli. Una nuova avventura spinta dalla speranza di cambiamento. Una ricerca del proprio passato remoto che anela ad una nuova vita in grado di difendere i sopravvissuti da epidemie, carestie e ideologia rigidamente strutturate.

Una lunga e difficoltosa ricerca di un nuovo sole che sembra però celare dietro di sé un angosciante segreto.

Il nuovo libro della serie torna, pertanto, a raccontare le vicende di un mondo post atomico, in cui l’arte espressiva di Glukhovsky persegue la sua linea narrativa legata alla descrizione e allo studio introspettivo dei suoi personaggi. Di certo aiutato dal numero corposo di pagine, l’autore, infatti, riesce con naturalità a raccontare non solo gli eventi, ma anche e soprattutto i suoi protagonisti, pronti a muoversi in un mondo sotterraneo arricchito da inquietudini, emozioni e speranze, poste in attesa di un grande e meritato finale.