La principessa e lo Scheletro

La folle e surreale amicizia tra una piccola principessa ed uno scheletro.

Recensione

A corte c’è un mistero da risolvere: ogni mattina, il tubetto del dentifricio viene trovato misteriosamente vuoto. Chi sarà il colpevole?

La principessa Lulù, accusata ingiustamente dalla regina madre, decide di scoprire l’arcano appostandosi nell’oscurità, nel tentativo di scoprire il vero responsabile.

Inizia così il primo surreale incontro tra la piccola principessa ed il signor Ossi, uno scheletro vivo e vegeto che dimora nell’armadio del re, intento a custodire uno scrigno contenente un segreto impenetrabile.

Tra la principessa e lo scheletro nascerà presto una curiosa empatia, incastonata tra avventura , non sense e puro divertimento, posto al confine delizioso di metafore ardite e gusto dell’assurdo, reali fulcri espressivi della piacevole arte di Piret Raud. L’autrice estone, infatti, riesce a rapire il lettore non solo attraverso una storia ricca di eventi e personaggi, ma anche mediante le fragili e sottili linee di illustrazioni ipnotiche, rese dinamiche e originali nella loro rappresentazione di equivoci e realtà folle.

Il libro, pubblicato da Sinnos Editore in font Leggimi e tradotto da Daniele Monticelli, offre dunque una buona occasione per ridere e sorprendersi.