Hide

“Se è un gioco dobbiamo vincere, se non lo è dobbiamo sopravvivere”

Recensione

Quattordici individui, un gioco, un premio in denaro. Hide, nuovo romanzo di Kiersten White, parte da qui, per raccontare un’insolita sfida: trascorrere un’intera settimana a giocare a nascondino, dall’alba al tramonto. Un gioco apparentemente semplice e innocuo, che ci riporta alla spensieratezza e all’ingenuità dell’infanzia…ma che in realtà sembra nascondere qualcosa di inquietante e misterioso.

Ispirato in parte al mondo di Squid Game e alla distopia narrata da Susanne Collins, il romanzo, edito da Mondadori, ci invita tra i labirintici sentieri di un parco divertimenti, abbandonato da tempo, per vivere un’orrorifica avventura (ideale per young adult).

Il romanzo, strutturato in maniera tutt’altro che lineare, impegna il lettore tra salti temporali, flashback e soggettive divergenti, mostrando una trama per lo più preparatoria, spostando il fulcro dell’attenzione proprio sull’attesa. Creando una graduale suspense, difatti, l’autrice americana scopre le prime carte centellinando le dinamiche narrative, giungendo ad un plot che ha il merito di lasciare alcune finestre aperte sulla percezione degli eventi.

Loris Gualdi


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