Flora e Ulisse

Fa ridere, commuove, sorprende

Recensione

Fa ridere, commuove, sorprende.

Questo libro ci accompagna verso le grandi questioni della fanciullezza.

Fra le difficoltà della crescita si scopre anche l'amicizia, tessuta dall'autrice come la trama che sa unire tutti questi personaggi apparentemente soli e isolati.

Fra le pagine scopri la solitudine di Flora, una bambina 'strana' e cinica, che trova in Ulisse, uno scoiattolo, l'incarnazione dell'eroe dei fumetti da cui ha imparato tutto, o quasi. La solitudine che chiude gli occhi a William Spiver, un bambino saccente e momentaneamente cieco, perché non è accolto dalla sua famiglia come ogni bambino vorrebbe. Le solitudini dei grandi, ognuna a modo suo, che li rende isole agli occhi di chi grande non è ancora e che vive i loro comportamenti solo dal ruolo di figlio.

La poesia, col suo potere di far tornare alla fanciullezza, si mostra in più occasioni nello scorrere ritmato di questo racconto, portando con sé, oltre a tutto il suo valore, la consapevolezza che a volte i poteri da super eroe sono dati da un animo semplice e dal cuore così grande e umano... di uno scoiattolo… o di ciascuno dei protagonisti.

Roberta Gemelli