Felice abbastanza

“Non dirmi che ti sei innamorato""

Recensione

“Non dirmi che ti sei innamorato "dice Evy, ma Juri non lo sa, non si è mai innamorato e non è sicuro di ciò che prova. Certo, quando Sofi lo guarda, lui si sente andare a fuoco; ma non ha certezze, solo tanti punti interrogativi: "Come fa uno a sapere se è innamorato?”, “Ma poi che ci si fa con una fidanzata?”.

Sofi (però) non sembra interessata a Juri, ma piuttosto ad Hugo, un nuovo studente; in tutto ciò Evy sembra nascondere qualcosa, d'altra parte la vita di un dodicenne può essere più complicata di quella che solitamente si può pensare.

Tra amicizie, amori, genitori, ingenuità e condivisione, i piccoli protagonisti si ritrovano a vivere una quotidianità abbastanza felice ma "abbastanza va benissimo... mica deve essere sempre tutto al top".

Kari Stai, qui tradotta da Maria Valeria D’avino, arriva sotto l’egida di Camelozampa con il suo “Passe Happy”, un piccolo, delizioso romanzo breve delicato al periodo preadolescenziale, in cui le cose iniziano ad apparire più complesse.

La narrazione, fluida, rapida e divertente, ci presenta un gruppo di dodicenni alle prese con i primi grandi interrogativi, posti ai margini di dinamiche inattese. Proposto in font Easy reading, il narrato, allineato a sinistra con un buon interlinea, viene alternato agli inchiostri delle deliziose illustrazioni, in cui la semplicità dei contorni appare un perfetto contraltare alla complessità vissuta dai protagonisti.

Loris Gualdi



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