3300 secondi

Questa è la storia di quattro adolescenti le cui storie si incrociano tra i corridoi di un liceo

Recensione

Questa è la storia di quattro adolescenti le cui storie si incrociano tra i corridoi di un liceo. Quattro ragazzi che, pur non conoscendosi, vivono nell'arco di un'ora di lezione una sorta di diversificato rito di passaggio. 3300 secondi in cui le loro vite saranno trasformate forse definitivamente.

Le storie di Leah, Ocèane, Ilyes e Clement raccontate con schiettezza da Fred Paronuzzi, delineano, infatti, personaggi fagocitati da eventi inattesi che sconvolgeranno il lettore tra sorrisi e orrori.

Tradotto da Mirella Piacentini e portato in Italia da Camelozampa il piccolo romanzo breve utilizza l’alta leggibilità del Font Easy Reading, ideale anche per coloro i quali la lettura può essere una piccola difficoltà. E proprio di difficoltà si parla in questo riuscito racconto: difficoltà di accettazione, di integrazione, di elaborazione e difficoltà di superamento di eventi inattesi in grado di sconquassare la vita di chiunque.

Narrato con inatteso ritmo serrato e da un linguaggio piacevolmente giovanile, la storia colpisce come “un pugnale ben piantato nello stomaco” intenerendo e facendo sorridere, mostrando con originalità il rapporto conflittuale tra l'universo adulto e quello adolescenziale accompagnando il lettore tra le righe di un'opera da leggere d'un fiato.