Un rifugio dentro di me

"Tristezza è venuta a trovarmi e così ho decido di crearle un rifugio".

Recensione

Ispirato alle parole scritte da Etty Hillesum, donna ebrea vittima dell’Olocausto, questo meraviglioso albo cartonato mette in scena la tristezza. Un sentimento che, pure presente in noi, spesso viene ignorato e isolato, ma che, proprio come ci mostra il piccolo protagonista, deve essere attenzionata dando ad essa un vero e proprio rifugio; uno spazio dentro di noi, in modo da poter realizzare realmente che la vita è tanto bella quanto ricca.

L'opera tradotta, da Valentina Bonaguro per Sassi editore, ci racconta le attenzioni che il protagonista offre a Tristezza, qui definita da una struttura visiva antropomorfa, le cui semplici e distintive linee si pongono in contrasto con la realtà descrittiva delle straordinarie illustrazioni di David Litchfield. Proprio le tavole dell'artista inglese mostrano deliziose finezze cromatiche, da cui emergono riusciti giochi di luce, pronti a trovare posto tra dettagli e pennellate. Infatti, attraverso la narrazione visiva, si giunge ad un perfetto equilibrio contenutistico-emozionale che porta i piccoli (e i grandi) lettori ad elucubrare su quella tristezza nascosta dentro di noi, a cui possiamo far visita quando ne abbiamo bisogno.

Loris Gualdi

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